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Le autocertificazioni e le dichiarazioni sostitutive

Art. 46 e 47 D.P.R. 445/2000

L'autocertificazione è un diritto ed usarla è facile: basta una semplice dichiarazione del cittadino.

Tutti i cittadini italiani e quelli dell'Unione Europea hanno diritto all'autocertificazione.

I cittadini di paesi extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia hanno diritto all'autocertificazione limitatamente ai dati e ai fatti verificabili presso amministrazioni pubbliche italiane. E' fatto obbligo al cittadino di non incorrere in dichiarazioni false per evitare le sanzioni previste dalla legge al riguardo.
Qualora dal controllo effettuato emerga la non veridicità del contenuto delle dichiarazioni rese, decadranno i benefici conseguenti al provvedimento eventualmente emanato sulla base della dichiarazione non veritiera ed è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia.

Le amministrazioni e gli enti gestori di servizi pubblici (come ad esempio ENEL, ENI, TELECOM, POSTE) sono obbligati invece ad accettare l'autocertificazione in tutti i casi previsti.

L'autocertificazione può essere fatta in tutti gli uffici della Pubblica Amministrazione, Comuni, scuole, università, Motorizzazione Civile, Prefettura, INPS, o i sopracitati gestori di pubblici servizi.

Che cosa si può autocertificare

Potranno essere autocertificati:

  • data e luogo di nascita
  • titolo di aggiornamento e di qualificazione tecnica
  • residenza
  • situazione reddituale o economica, anche ai fini della concessione di benefici di qualsiasi tipo previsti da leggi speciali
  • cittadinanza
  • assolvimento di specifici obblighi contributivi con l'indicazione dell'ammontare corrisposto
  • godimento dei diritti civili e politici
  • possesso e numero del codice fiscale, della partita IVA e di qualsiasi dato presente nell’archivio dell'anagrafe tributaria
  • stato di celibe, coniugato, vedovo o stato libero
  • stato di disoccupazione
  • stato di famiglia
  • qualità di pensionato e categoria di pensione
  • esistenza in vita
  • qualità di studente
  • nascita del figlio
  • qualità di legale rappresentante di persone fisiche o giuridiche, di tutore, di curatore e simili
  • decesso del coniuge, dell'ascendente o discendente
  • iscrizione presso associazioni o formazioni sociali di qualsiasi tipo
  • iscrizione in albi, registri o elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni
  • tutte le situazioni relative all'adempimento degli obblighi militari
  • appartenenza a ordini professionali
  • di non aver riportato condanne penali
  • titolo di studio, esami sostenuti
  • di non essere destinatario di provvedimenti che riguardano l'applicazione di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale
  • qualifica professionale posseduta
  • di non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti penali
  • titolo di specializzazione
  • qualità di vivenza a carico
  • titolo di abilitazione
  • tutti i dati a diretta conoscenza dell'interessato contenuti nei registri di stato civile
  • titolo di formazione
  • di non trovarsi in stato di liquidazione o di fallimento e di non aver presentato domanda di concordato

Tutte queste dichiarazioni potranno essere rese dall'interessato senza alcuna necessità che le stesse vengano autenticate, in piena esenzione dall'imposta di bollo. Potranno essere presentate all'ufficio richiedente senza particolari formalità, oltre che direttamente dall'interessato, anche tramite il servizio postale, il fax, la posta elettronica, la pec o per mezzo di terze persone (se non presentata personalmente e firmata davanti al dipendente delegato è necessario allegare copia fotostatica del documento d’identità).

Che cosa si può dichiarare nella dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà?

Tutte le altre situazioni, fatti e qualità personali conosciute dal cittadino e non comprese nell'elenco di ciò che si può autocertificare, possono essere attestate con dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà senza l'autentica della firma. E’ infatti sufficiente sottoscrivere ed allegare all'atto (la dichiarazione) la fotocopia del proprio documento di riconoscimento oppure firmarla di fronte al dipendente addetto.

Quando le dichiarazioni sono presentate insieme o successivamente ad una domanda (o comunque ad essa collegabili) non vanno autenticate ma sottoscritte davanti al dipendente addetto (o presentate da un'altra persona o inviate per posta, via fax, pec, posta elettronica, allegando la fotocopia del documento di identità) e hanno la stessa validità temporale dell'atto che sostituiscono.

Esempi di autocertificazione per le pratiche e la vita quotidiana

  • Devi chiedere la patente, immatricolare l'automobile o il ciclomotore: puoi autocertificare i tuoi dati anagrafici ed esibire un documento valido alla Motorizzazione o presso agenzie o concessionarie auto.
  • Devi richiedere il rilascio o il rinnovo del passaporto: puoi autocertificare alla Questura il comune di nascita, la residenza, lo stato civile, l'avere o meno figli minori, lo stato di famiglia e la cittadinanza.
  • Devi chiedere l'allaccio di un'utenza ENEL, TELECOM, ENI: puoi autocertificare i tuoi dati anagrafici.
  • Devi sposarti: il Comune dovrà acquisire tutti i documenti necessari.
  • Devi fare una domanda di invalidità alla Azienda Sanitaria Locale: puoi autocertificare i tuoi dati anagrafici e non le certificazioni mediche.
  • Per l'iscrizione all'asilo nido, per le autorizzazioni comunali, per prestazioni (soggiorni estivi, contributi, assistenza, ecc.): il Comune ti può chiedere solo autocertificazioni. Fanno eccezione le certificazioni sanitarie.
  • Se sei pensionato: puoi autocertificare agli enti e agli istituti di previdenza l'esistenza in vita.
  • Devi iscriverti al collocamento: puoi autocertificare lo stato di famiglia, il codice fiscale e il titolo di studio
  • Devi iscrivere tuo figlio a scuola: puoi autocertificare nascita, residenza, stato di famiglia e titoli di studio, mentre non puoi autocertificare le vaccinazioni.
  • Devi iscriverti all'università od a un corso di formazione: puoi autocertificare i tuoi dati anagrafici e il possesso del diploma.
  • Devi fare la domanda per un concorso pubblico: non devi più autenticare la firma della domanda e puoi autocertificare i tuoi dati (anagrafici, situazione relativa agli obblighi di leva, condanne penali, ecc.) e il possesso di titoli di studio. Per la presentazione dei titoli puoi dichiarare la conformità all'originale di eventuali attestati o pubblicazioni, senza autentica, allegando la fotocopia del documento di riconoscimento se ad esempio si invia per posta.
  • Per le imprese: per la partecipazione alle gare i certificati o l'iscrizione alla Camera di Commercio, il codice fiscale o la partita IVA, la situazione economica, l'assolvimento di specifici obblighi contributivi e qualsiasi dato presente nell'anagrafe tributaria, il non aver riportato condanne penali, la qualità di legale rappresentate possono essere sostituiti da dichiarazioni sostitutive di certificazione e di atto di notorietà.
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