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Associazione dei Musei a Cogne

Vent'anni di Associazione dei Musei a Cogne

Il 21 marzo 1979 i cancelli del "villaggio" si chiudono dietro gli ultimi minatori. I locali che per decenni hanno ospitato gli operai addetti alla coltivazione della miniera di ferro, al trattamento e al trasporto del minerale, alle teleferiche e alle officine si preparano a subire la stessa sorte delle strutture che li hanno preceduti, nei decenni di sfruttamento intensivo del giacimento più alto d'Europa. Così scrivevamo nel 1992, ormai quasi vent'anni fa e più di dieci anni dopo quell'evento, dando alle stampe il primo Quaderno del Museo Minerario Alpino di Cogne (AA.VV., Le strade del ferro. Contributi per un progetto museale in Valle d'Aosta, La Vallée Tipolitografia, Aosta, 1992, p.7).

Tanta acqua è passata sotto i ponti (e anche sopra!) in questi anni: tante carte, cose, icone, tante persone sono passate lasciando una traccia, incacellabile, del loro lavoro.
Quando, il 27 marzo 1991, ventotto soci fondatori riuniti nel salone municipale del Comune di Cogne davano vita alla "associazione", nessuno sapeva come sarebbe andata a finire: molti, però, in quella sede e a quella data, sentivano di lanciare una sfida, una sorta di impegno morale, una piccola promessa. La sfida era contro il tempo, che implacabile sembrava nascondere (non cancellare ...) la storia, individuale e collettiva; l'impegno era per quanti, prima di noi, avevano "vissuto" ciò che noi andavamo ricercando; e la promessa, quella, era per i più piccoli, perché, cresciuti, potessero anch'essi ripercorrere, un giorno, le strade del "loro" villaggio, seguendo i più svariati e imprevedibili cammini.

(Tratto dal volume "Almanach 1991-2002", a cura di G. Vassoney)

Il desiderio di valorizzare il patrimonio storico e culturale della comunità locale contribuisce alla nascita, nel 1991, della "Associazione dei Musei di Cogne". Si tratta di un'associazione senza scopi di lucro, a carattere esclusivamente culturale, i cui obiettivi consistono nella ricerca, raccolta e catalogazione di ogni sorta di documentazione legata alla cultura materiale, nella realizzazione di archivi cartacei e orali e nella divulgazione di quanto elaborato, mediante attività editoriali e allestimenti di spazi espositivi temporanei e permanenti. [...]

(Testo di C. Perratone, introduttivo all'esposizione fotografica "Alluvione 2000").

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